back to top

Bio

Ritratto dell'artista Sandra Rigali nello studio di Lucca, aprile 2021 | foto di Eloisa Battista
Sandra Rigali nello studio di Lucca, aprile 2021 | ph. Eloisa Battista

Sandra Rigali in breve

Sandra Rigali (Lucca, 1965) si diploma in Pittura all’Accademia di Firenze nel 1988 e apre lo studio prima a Barga, poi a Lucca, alternando la pittura di ricerca all’insegnamento e alle frequenti commissioni pubbliche.

Indaga i temi della donna e del territorio come identità, mixando la tradizione toscana alle istanze del ‘900 attraverso il proprio segno, il colore e la materia: affresco, olio, terre, foglia oro e cemento, murales, scrittura, strappi, collage.

Il suo immaginario femminile spazia dal nudo al ritratto in posa di corpi e soggetti in bilico tra autodifesa e resilienza. Tutta la natura, specchio interiore, è pervasa dallo stesso spirito, che rivitalizza ogni paesaggio, casolare o fiore.

Veste di pop la cultura italiana, raccontando personalità storiche di ieri e di oggi a tinte forti e con ritagli verbo-visivi.
Con l’instapainting unisce arte e social media, componendo un diario di idee, istanti e frammenti di giornale, fissati in un social wall col fare lento della pittura.

>> BIOGRAFIA COMPLETA

Attività recente 2018-2023

  2017-2018: MAGNIFICHE PRESENZE: d’Annunzio, Puccini, Pascoli (Vittoriale degli Italiani – Gardone Riviera BS; Casa Pascoli – Castelvecchio di Barga LU; Musei Civici di Villa Paolina – Viareggio LU).

  2018: INTIMACY (arte pubblica nelle vie delle città di Barga, Gallicano e Lucca). Manifesti pubblici denunciano la sconsacrazione dell’intimità nel web.

  2018: Ideazione tecnica dell’INSTAPAINTING.

  2020: Realizzazione immagine guida e direzione artistica del festival Gallicano Paste-Up!, arte pubblica a Gallicano (LU).

  2021: #DantePOP (Vittoriale degli Italiani – Gardone Riviera BS; Palazzo del Pegaso – Firenze; Stanze della Memoria – Barga LU).

  2022: Ariosto22 (Rocca Ariostesca – Castelnuovo di Garfagnana LU).

  2022: Made in Pop (Gallery MAACMARMI – Carrara; Bernabò Home Gallery – Barga).

  2022: Relatrice al convegno Pascoli e le arti. Le arti e Pascoli, presso l’Università di Pavia, con l’intervento Pascoli a colori.

  2023: Ideazione progetto di arte pubblica Le Porte di Barga, un museo a cielo aperto per valorizzare e raccontare il territorio.

Ha esposto anche a Chicago, Londra, Pietrasanta, Milano, presentata da John Bellany, Graziella Cosimini, Giordano Bruno Guerri, Beba Marsano, Luca Nannipieri, Daniele Ragghianti, Annalisa Salvi, Franca Severini, Alice Traforti, Birgit Urmsen.

Biografia ufficiale

>> di Alice Traforti
Formazione

Sandra Rigali nasce a Lucca nel 1965 e vive da sempre a Barga, il borgo toscano che Giovanni Pascoli ha eletto ad amata dimora, appropriandosi e infondendosi nello spirito del luogo, oggi custode delle sue tracce materiali e culturali.

In questa culla, Sandra inizia a disegnare già a scuola, durante le lezioni e in ogni altro momento della giornata, riempiendo qualsiasi superficie cartacea prima con figure a matita o inchiostro, poi con volti a carboncino, in una pratica quotidiana esplicitamente dedicata, ritraendo amici e persone intorno a lei.

A 16 anni, finalmente, ottiene il permesso di iscriversi al Liceo Artistico di Lucca, a 40 km da casa, superando con tenacia i necessari esami di ammissione.
Avvia quindi la sua formazione artistica, fondamento essenziale per tutta la sua carriera, affinando la tecnica del ritratto soprattutto con la copia di gessi greco-romani, di matrice squisitamente classica.

Finito il liceo, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e si trova catapultata, insieme a tanti altri studenti provenienti da ogni parte del mondo, in un clima aperto, internazionale, di confronto fertile e vivace sia tra gli allievi che con gli insegnanti.
In particolare, il Maestro Silvio Loffredo con il suo quotidiano dipingere in classe, davanti agli occhi degli aspiranti, risulta essere di forte ispirazione, positivo e incoraggiante, basilare per arrivare ad acquisire e sviluppare uno stile personale.
Fin da subito, l’artista convoglia le diverse tecniche derivanti da altre discipline affini, soprattutto dalla specializzazione in restauro con l’uso del gesso, del bolo e di altri materiali, per conferire matericità ai suoi sfondi già a partire dalla preparazione del supporto, su cui si stagliano nette figure ben riconoscibili o nature morte fluttuanti, fatte di segni di colore puro.
Sandra Rigali si diploma in Pittura nel 1988, proprio con Loffredo, all’Accademia di Firenze.

Esordio

Rientrata a Barga, apre subito lo studio d’artista per continuare sempre a dipingere, ottenendo un primo riscontro sul pubblico del territorio grazie a un percorso espositivo che le consente di tenere viva la sua ricerca, immischiata tra impegni di routine e alterne vicende della vita.

Per avviare una professione maggiormente spendibile, si dedica inizialmente alla grafica pubblicitaria, conseguendo nel 1991 l’abilitazione all’insegnamento (tecniche artistiche e laboratori munariani).
La sua vocazione alla diffusione e condivisione dell’arte si manifesta già durante il percorso accademico quando, dal 1986, partecipa in qualità di esperta ai diversi laboratori di Educazione all’Immagine presso le scuole dei Comuni di Gallicano, Barga e Castelnuovo Garfagnana, nella provincia lucchese.
Così si instaura una longeva e diversificata attività di collaborazione con le istituzioni, con finalità sia educativa, terapeutica e sociale, sia di restauro e decorazione murale.
Infatti, alla grafica e all’insegnamento si alternano frequenti commissioni pubbliche, che bene si inseriscono in un percorso di ricerca personale già avviato su tematiche sociali legate in particolar modo al mondo femminile, alla natura e al territorio, con le annesse implicazioni della psiche.

Nel 1997 è co-fondatrice dell’Associazione Culturale ArteFare, per promuovere iniziative culturali presso enti e scuole.

Fine secolo

Attingendo dalle variegate sfaccettature del quotidiano, si apre una fase produttiva ricca di spunti, tra collage, incisioni, foglia oro, murales… sempre mixati alla padronanza delle tecniche tradizionali.

Il nudo femminile è un tema centrale nella sua ricerca.
In contrasto con una rappresentazione del corpo idealizzata secondo i canoni di bellezza attuali, con una palette di cromie legate alle terre (e al territorio), Sandra Rigali descrive invece forme veritiere e credibili che una donna può cogliere nell’accezione naturale, solida e fisica dell’abitare un corpo femminile che si spende nell’autodifesa e nella procreazione, nella vita contro la morte.

Rivisita anche la tradizione paesaggistica toscana degli anni ’30 e ’40, imprimendo a tinte decise la sua sensibilità di donna e tutta la grinta del nuovo millennio ai soggetti, che emergono con impeto dagli sfondi, urlando in primo piano il suo punto di vista.

Si intensificano le esposizioni personali dei cicli ci ricerca.
Tra il 1998 e il 2000, un primo ciclo di mostre sui paesaggi toscani vola oltreoceano, nel Winsconsin.

Nuovo millennio

Nel 2000, forte di un’irreprimibile necessità esistenziale che si è rafforzata nel tempo, vincendo i tanti ostacoli di un ambiente costellato di pregiudizi, Sandra Rigali riprende la pittura a piene mani. Nasce a Barga un primo spazio espositivo permanente, chiamato La stanza dell’arte. Il Cenacolo, in cui l’artista convoglia gran parte della sua attività, rallentando gli impegni dell’insegnamento.
Sempre impegnata nel territorio con un programma di offerta culturale al pubblico, nel 2004 l’artista assume anche la presidenza di ArteFare.

In questi anni, i nudi di Sandra Rigali si arricchiscono gradualmente delle cromie accese dei paesaggi e delle nature morte, acquisendo una derivazione più marcatamente ritrattistica e una dimensione temporale che si attualizza grazie ai frammenti di giornale, sempre più presenti nella composizione insieme all’apparizione delle prime parole manoscritte, che andranno presto a contagiare tutta la produzione dell’artista.
Questi elementi, il colore, il ritratto, i frammenti di quotidiano, anticipano un atteggiamento che sfocerà in una componente prettamente pop, in bilico tra passato e presente.

L’attività di ricerca subisce così un’ulteriore impennata, scandita da importanti momenti espositivi e di riconoscimento.

Maturità

Nel 2013 c’è un’altra tornata americana per Sandra Rigali, con la mostra personale Dove il Tempo scorre Lento a Chicago, a cura di Birgit Urmsen, che presenta un inno al paesaggio incontaminato che circonda Barga e la Valle del Serchio, in cui la vita procede secondo ritmi naturali che concedono all’uomo un sentire autentico dritto all’essenza delle cose.
La visione di questo paesaggio esteriore, con colori pieni e carichi, permette di accorare la propria interiorità alla voce sussurrante dell’Universo.

Con rinnovato vigore, nel 2014 l’artista collabora a un temporary space in piazza Angelio in forma di libero salottino estivo, senza particolari etichette, per parlare insieme al pubblico di arte, letteratura, storia.

Nel 2015 vede la luce S/HE, una mostra personale che racchiude tutto l’immaginario femminile di Sandra Rigali, dal nudo al ritratto fino al fiore, dalle forme piene classicheggianti a quelle più sottili, dalle forti tinte terrose ai colori marcatamente accesi, dagli sfondi indefiniti a quelli decorati, fino ai collage.
Protagoniste fiere e orgogliose, le figure si impongono, vestite o svelate, con una presa di posizione forte sullo stato attuale dei fatti, mostrando atmosfere emozionali custodite a lungo nel profondo.

Tradizione e Instapainting

Nel 2017 il ritratto torna a farsi centrale e diventa pop con Magnifiche Presenze, progetto che riprende le glorie della tradizione italiana poetica, letteraria e musicale, nella figura del concittadino poeta Giovanni Pascoli in dialogo con l’autore Gabriele D’Annunzio e con il compositore Giacomo Puccini.
Rigali ne racconta la storia personale e collettiva, attualizzando le istanze di un passato che è ancora estremamente vivo, grazie ai ritagli verbo-visivi che costellano le icone dipinte.

Nel 2018 i nudi di Rigali invadono letteralmente le strade con Intimacy, un progetto che ingloba l’esperienza grafica in manifesti pubblici il cui carattere di denuncia si fa sentire con maggiore forza, rivelando una naturale intimità spesso violata e spacciata via web come pane quotidiano per gli occhi, sconsacrandone l’accezione spirituale.

La successiva serie degli Instapainting (termine che dal 2018 identifica un preciso modo di dipingere dell’artista) compone un diario di idee, istanti e frammenti di giornale, fissati come in un social wall col fare lento della pittura in piccole tele di formato quadrato.

Mantenendo sempre lo studio a Barga, nel 2019 Sandra Rigali apre anche Arte al 24 in pieno centro storico a Lucca, al 24 di Chiasso Barletti, crocevia tra le più vitali della città.

Nel 2020 il Comune di Gallicano le affida la realizzazione di 3 grandi manifesti per la città e la direzione artistica di Paste-Up! 2020, festival di arte pubblica con affissioni per le vie della città, rinnovata anche per il 2021.

Evoluzioni pop

Nel 2021, per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, la sua mostra personale itinerante #DantePOP evidenzia il forte legame tra l’opera dantesca e la società presente con un parallelismo tra le fonti letterarie e i fatti di oggi (ritagli di giornale).
Emergono anche le connessioni, a secoli di distanza, tra il lavoro di Dante e dei suoi illustri successori Gabriele d’Annunzio e Giovanni Pascoli, ripercorrendo così quel ponte pop-letterario tra Lombardia (al Vittoriale degli Italiani, la casa-museo di d’Annunzio) e Toscana (tra Firenze, la patria di Dante, e Barga, tanto amata da Pascoli) e rinnovando una stretta sinergia fra la cultura classica e l’arte contemporanea.
Dopo le prime tappe al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS), al Centro Expo C.A.Ciampi presso il Palazzo del Pegaso di Firenze, nella sede del Consiglio Regionale della Toscana, e al Museo Stanze della Memoria di Barga, si aggiunge la mostra al Centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta, nella Sala delle Grasce.

La pratica dell’instapainting (la pittura del momento ispirata ai social media) si intensifica nel fare arte di Sandra Rigali, che integra in tele sempre più colorate gli elementi portanti della sua ultima produzione: una pittura più o meno materica, mista a collage verbo-visivi, interventi scritti a mano e preziosi dettagli in foglia oro.

Nel 2022, per i 500 anni dalla venuta di Ludovico Ariosto in Garfagnana, realizza una serie di opere dedicate allo scrittore che confluiranno nella mostra personale Ariosto22, in occasione del restauro della Rocca Ariostesca, e nella collezione pubblica del Comune di Castelnuovo di Garfagnana.

Nello stesso anno, Made in Pop riunisce una serie di ritratti a personaggi di oggi, dal cinema e cultura allo sport e attualità, con tinte sgargianti, dettagli in foglia oro e collage, fondendo insieme pittura pop e instapainting.

Viene invitata a presentare la propria ricerca al convegno “Pascoli e le arti. Le arti e Pascoli” presso l’Università di Pavia, a cura di Massimo Castoldi e Gianfranca Lavezzi, in apertura dell’anno accademico nel settembre 2022.

Nel 2023 cura il progetto di arte pubblica Le Porte di Barga, un museo a cielo aperto per valorizzare il territorio diffuso e raccontarne le peculiarità.

>> updated 21/09/2023
You don't have permission to register